SUT 2024

Sterrare è Umano Trophy 2024

L’evento ‘Sterrare è Umano Trophy 2024’, svoltosi in Abruzzo dal 25 al 28 aprile scorsi, ha concluso con grande successo la sua terza edizione, attirando l’attenzione di oltre 300 partecipanti provenienti da tutta Italia e da diverse parti del mondo. 


Si respira profumo di salsedine in quel di Montesilvano, Pescara ed il sole arancione del tramonto accoglie i piloti che si radunano per l’edizione dello Sterrare è Umano 2024. Arrivati al Pala Dean Martin ci si trova immersi in un mondo motociclistico che solo un’incredibile organizzazione di appassionati può creare.


Dopo la registrazione e le verifiche tecniche ci si può concedere una buona birra con musica live mentre si cominciano a vedere tra molti nuovi volti, anche piloti conosciuti tra cui il vincitore dell’Africa Eco Race 2024, Jacopo Cerruti, in veste di apripista.


Molto apprezzato è risultato l’intrattenimento, tra cui l’esibizione del pilota spagnolo Kirian Mirabet. Presenti anche Gioele Meoni, Tommaso Montanari, Marco Job, Antonio Polidoro e del motoviaggiatore Federico Marretta.

Non poteva mancare un village ricco di espositori, ben 42, e 5.500 presenze registrate – Numeri importanti anche per le attività dedicate ai bambini con 320 prove gratuite effettuate durante il corso Hobby Sport Young e 120 per il test con KTM elettriche.

Ma veniamo alla nostra prima esperienza ed I MOLTI VOLTI DELLE TRE GIORNATE.
Percorso totale di 650 km ha toccato le 4 province abruzzesi attraversando 98 comuni.

Ore 20.30 di Giovedì 25 Aprile – Primo Briefing con l’organizzazione e Piloti:

A differenza di altri eventi, l’argomento centrale di questo briefing è lo spirito dell’iniziativa: Vivere tre giorni di divertimento in moto, conoscersi, fare nuove amicizie, aiutare chi è in difficoltà e soprattutto il rispetto per il territorio.
Sembra scontato ma sono concetti che spesso passano in secondo piano ed è stato importante e bello che Simone, come organizzatore e volto della manifestazione, si sia fatto portavoce di questi valori che definiscono lo Sterrare è Umano, oltre che nel nome, anche nei fatti.

Veloci quindi sulle presentazioni dello staff e delle tracce che sono suddivise in tre categorie a seconda della difficoltà: Soft, Medium e Hard.
Noi abbiamo scelto la Hard per il primo giorno, per metterci alla prova ma sapendo anche che, in caso di difficoltà, avremmo potuto cambiare traccia lungo il percorso. Anche questo non è scontato, l’organizzazione è stata in grado di produrre tre tracce di diverse difficoltà che comunque consentivano anche a gruppi con capacità eterogenee di godersi il viaggio insieme. Cena a base di arrosticini tipici e via a letto, pronti per il primo giorno.

26 Aprile – Primo giorno – FANGO! FANGO E ANCORA FANGO!!

Si attiva Whip Live che garantisce un tracciamento dei partecipanti e un pronto intervento dell’organizzazione in caso di necessità, casco allacciato e si parte.
Oltre 300 i partecipanti sulla griglia di partenza ma nonostante il gruppo numeroso non si trovano grossi tappi lungo il percorso, nonostante non sia stata una passeggiata.


Circa 220 i Km verso la provincia di Teramo, toccando Magliano dè Marsi, proseguendo per Acquaratola, passando per le Gole del Salinello. Sosta ristoro nel rifugio del Pastore all’interno del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Lagadi questa prima tappa che vede prevalentemente tracce su terreni fangosi dovuti alle piogge costanti delle precedenti settimane. I Bicilindrici fanno non poca fatica a districarsi in queste condizioni ma in fondo non è questo il motivo per cui lo facciamo?
Usciti dai primi tratti fangosi ci si arrampica su sterrati erbosi e giunti in cima ai colli tipici dell’Abruzzo si apre finalmente lo spettacolo del paesaggio che solo questo territorio può regalare. Da una parte la vista del mare, infinito e calmo, dall’altra le cime imbiancate del Gran Sasso.

Arriviamo al ristoro per trovare un’accoglienza senza precedenti, nonostante il numero elevato di partecipanti, è tutto organizzato al meglio e rapido, il che ci consente di ripartire veloci ed essere di rientro alle ore 18 circa, giusto in tempo per lavare le moto dal fango raccolto, una doccia e pronti nuovamente per il briefing.

27 Aprile – Secondo giorno – Tappa MARATHON, DURA! E LUNGA !
 
Un tappone da 330 Km circa, dura, lunga e infinita, percorsi su sassi e terra, breve tratto di spiaggia per poi dirigersi verso l’Aquila, con pranzo a Villa Sant’Angelo in prossimità delle grotte di Stiffe. Rientro costeggiando Bussi sul Tirino.
Spettacolari i primi 3Km che ci regalano un assaggio di “Dakar” sulla spiaggia di Montesilvano e il fango è solo un ricordo di ieri.

Oggi le tracce ci fanno assaggiare percorsi su terra, erba e tanta roccia. Questo è il pegno richiesto per poter godere dell’ingresso esclusivo nel parco protetto del Gran Sasso, autorizzazione concessa alla Sut24 grazie all’incredibile impegno e collaborazione che sono stati in grado di tenere con le istituzioni nei mesi precedenti.
Oltre ai paesaggi questa tappa stimola anche un senso che solitamente passa in sordina in questo tipo di eventi. Ci si ferma un momento, si spengono i motori e… si ascolta il silenzio.

Subito dopo pranzo una mulattiera sassosa di 8 Km circa dà il colpo di grazia a quelle poche energie rimaste.
Molti piloti decidono di rientrare seguendo la traccia più semplice comunque ricca di emozioni.

28 Aprile  terzo giorno, FINALMENTE SI RIPOSA MA NON TUTTI !!
Traccia di defaticamento, circa 120 Km ma non per questo meno bella, anzi.

A differenza delle precedenti giornate, qui le tracce ci portano su sterrati più scorrevoli dove ci si può concedere un po’ più di gas o rallentare e godere dei colori dei campi di Rigopiano, circa 120km, sterrati più pianeggianti, scorrevoli, di ghiaia o terra battuta, alla partenza verso Penne dove ci hanno accolto nel centro del paesino con festa e balli tipici locali e offerto una colazione. Poi in direzione Bisenti prima del rientro per il pranzo di fine evento.

Da parte nostra evento assolutamente da rimettere a calendario 2025!!

I commenti a caldo!!

Alla presentazione dell’evento era presente Rocco Lopardo, Vice Presidente e Coordinatore Commissione Turistica FMI:

“Sterrare è Umano è uno degli eventi FMI di successo perché si concentra nel valorizzare un solo territorio (in questo caso l’Abruzzo). Una filosofia condivisa dagli organizzatori di altri importanti appuntamenti che si tengono nel corso dell’anno. Una delle scelte vincenti è quella di creare, da parte degli organizzatori del SUT, rapporti duraturi con gli enti locali e con la comunità. In questo modo si viene a creare un sistema, un gioco di squadra. 

Inoltre Sterrare è Umano si colloca a ridosso, ma comunque fuori della stagione turistica, favorendo un ulteriore indotto economico per l’area su cui insiste. Infine propone un Village che è un punto di riferimento per l’intera durata dell’evento, soprattutto per l’utenza extra settore. A ciò si aggiungono attività collaterali, alcuni dei quali molto importanti come il corso gratuito Hobby Sport che, grazie all’impegno del Comitato Regionale guidato da Piero Salvati, ha messo in sella a delle minimoto moltissimi bambini”.

La voce di Simone Romano il patron della manifestazione.

Abbiamo dedicato grande spazio alla solidarietà, grazie alla collaborazione con Asd Fuoristrada Abruzzo con cui siamo riusciti a sensibilizzare i visitatori. Tante sono state, infatti, le offerte libere, destinate all’associazione ‘Carrozzine Determinate‘ e ad Agbe, per far effettuare un giro con i fuoristrada nella pista preparata all’interno del village alle persone con disabilità.

E’ stata in assoluto l’edizione migliore, sotto ogni punto di vista, e ringrazio ancora la Regione e tutti coloro che stanno contribuendo a rendere lo ‘Sterrare è Umano Trophy’ un appuntamento sempre più apprezzato dagli appassionati e che ambisce a divenire tra i più attesi all’interno del cartellone degli eventi nazionali”, conclude Romano.

testo Simone – Luca

Foto e video: SUT https://www.youtube.com/watch?v=T5rYhsh40ys


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