VALLI BRESCIANE AUDAX 2025

VALLI BRESCIANE AUDAX 2025: FANGO, CUORE E PASSIONE SOTTO IL SEGNO DELL’ADVENTOURING

Testo e foto: Elisa Rovizzi. Una piccola anteprima dell’articolo che troverete su Fuoristrada & Motocross d’Epoca Mgazine.

Un’edizione dal sapore speciale per l’internazionale Valli Bresciane AUDAX, patrocinato da FMI e FIM, che per questa sua nona edizione cambia location ma non perde lo spirito: avventura vera, motori accesi e anche il cuore acceso per l’AIDO.

BRESCIA – Quando il rombo dei motori si mescola al profumo di terra bagnata, e l’adrenalina fa vibrare l’aria già dal primo mattino, allora vuol dire che la Valli Bresciane AUDAX è tornata. L’edizione 2025, la nona della sua storia, si è svolta eccezionalmente di fronte alla concessionaria Honda Schivardi anziché presso il consueto Museo Mille Miglia, sede storica dell’U.S. Leonessa d’Italia 1903.

Un cambio di location che ha portato con sé una nuova energia, complice anche l’abbinamento con la tappa bresciana dell’Honda Live Tour: sabato 10 e domenica 11 maggio, infatti, era possibile testare su strada le ultime novità dei principali modelli HONDA.

Novanta partenti, spirito da Dakar.

Le verifiche amministrative hanno preso il via già dal pomeriggio di venerdì 9 maggio, per poi proseguire la mattina del sabato 10.

Novanta gli iscritti, ciascuno con il proprio spirito d’avventura e non a caso, tra i presenti figurano nomi di spicco come Aldo Winkler e Brenno Bignardi, oltre all’infaticabile Nicola Dutto, simbolo di determinazione e infinita passione.

Cinque le quote rosa, a conferma che l’adventouring non ha genere, ma solo passione.

Via alle 9:30, GPS o roadbook alla mano

Il briefing delle 9, con la presentazione degli sponsor e un clima già carico, ha lasciato spazio alla partenza delle squadre (composte dai 2 ai 4 motociclisti).

La navigazione, come sempre, è stata affidata alla tecnologia delle tracce .gpx oppure alla classicità romantica del roadbook cartaceo, ancora molto amato dai puristi.

Lungo il percorso tra Valsabbia e Valtrompia, tre controlli di transito hanno scandito la giornata, uno dei quali preceduto da una prova di abilità su un circuito presso l’Enduro Park di Vestone, reso spettacolare da una bella dose di fango vero.

Ristoro e risate

Rifocillati a dovere con porzioni generose e saporite alla Trattoria Torenno, i ristoratori hanno mantenuto alto l’umore dei partecipanti con la loro convivialità e simpatia.

Pioggia, fango e muschio: Adventouring come si deve

Le abbondanti piogge dei giorni precedenti hanno costretto gli organizzatori a qualche ritocco dell’ultimo minuto: via alcuni sterrati, dentro tratti cementati ma non meno insidiosi, che hanno richiesto concentrazione e tecnica. Dopo un primo assaggio su asfalto, il serpentone di moto si è immerso nelle Cave di Botticino: terreno viscido, pietra smossa e tanta energia.

La natura rigogliosa, le salite e le discese con pendenze vertiginose, le cementate ricoperte di muschio e i panorami mozzafiato hanno fatto il resto. Ma il meteo, almeno per il weekend, è stato clemente.

Finale col sorriso e lo spirito giusto

Tra le 17 e le 19, dopo 220 km i partecipanti sono rientrati a Brescia, accolti da un ricco buffet come da tradizione.

L’atmosfera era quella delle grandi occasioni: foto di rito per immortalare la soddisfazione sui volti di tutti per aver portato a termine l’avventura, premiazioni per le squadre migliori nella prova di abilità e per altri meriti, applausi a tutti i partecipanti e saluti finali tra vecchi amici e nuovi compagni d’avventura.

Durante tutta la giornata degno di nota anche il il tempestivo supporto di tutta l’organizzazione al momento del bisogno, perché gli enduristi sono talvolta persone parsimoniose nelle effusioni, un po’ ruvide forse, ma indiscutibilmente dotate di un altruismo infinito… E di altri tempi.

L’Audax non è solo polvere e gas. Tutti i conduttori, infatti, portano con orgoglio il ruolo di Ambasciatori AIDO, veicolando il messaggio della donazione degli organi, perché l’adventouring è anche cuore, solidarietà e impegno civile.

Un sincero ringraziamento alla direzione con Donato Benetti e Stefano Bignetti Bignetti, al tracciatore Alessandro Uberti, alla disponibilità di Maurizio, alle onnipresenti staffette, fra cui il leggendario e provvidenziale Bruno Birbes.

Grazie agli sponsor, grazie a tutta l’organizzazione, agli amici del U.S. Leonessa d’Italia 1903 e a tutti i partecipanti che hanno contribuito con passione, impegno e dedizione alla realizzazione di tutto questo.

Arrivederci al 2026. Sempre più forti. Sempre più Audax

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