By Waypoint Adventure Club
DA MILANO AL MAR LIGURE OFF ROAD !!


Saremo brevi, perché il blog troppi lunghi annoiano
Il nostro tour adventuring home made parte da Milano sabato 8 Maggio perché i ragazzi del Waypoint Adventure Club ci aspettano alle 9.00 di Domenica 9 maggio ad Altare per la partenza dell’edizione zero del loro evento, Moto Tour dei Monti Liguri, quindi per evitare un levataccia domenica mattina decidiamo di affidarci a Wikilog e scaricare alcune tracce, non senza problemi nell’ultimo tratto off road, che da Milano portano al mare, fine prima tappa Arenzano.
Ci raggiunge anche il “collega” Thomas di Endurista Magazine e si parte, autostrada MI – GE uscita Bereguardo, da qui infatti prende colore la nostra traccia, subito dopo il famoso ponte di barche inizia un bellissimo quanto facile e panoramico sterrato che costeggia le risaie e che ci porta da Zerbolò (PV) a Tromello per poi proseguire verso Spinetta di Marengo, pausa caffè e via tutto d’un fiato fino a Gavi.

Sterrati veloci e polverosi da prestare attenzione sia alla strada ma anche ai mezzi agricoli che troviamo numerosi lungo il percorso, attenzione anche alle curve strette lungo i canali d’irrigazione, se ti distrai e perdi il controllo il bagno è garantito… e non siamo ancora al mare mancano almeno 200 km.

Il viaggio prosegue il passo è buono nessun problema alle nostre vecchiette d’epoca Yamaha Tenere 600 , 750, TT 600 ed inevitabilmente anche per le nuove T700 Yamaha e Africa Twin, i primi 130 km scorrono veloci si alternano tratti di strade bianche con altrettanto belli e scorrevoli asfalti che ci portano velocemente fino alla prima sosta a Piani di Praglia per il panino in piedi causa ancora le restrizioni covid.

Già si sente aria di mare, focaccia ligure, torta di mele spuntino leggero e si riparte direzione Masone su un breve tratto d’asfalto tra i boschi per poi riprendere in off road, in una ventina di km porta al fine tappa di Arenzano.
Qui inizia la nostra divertente “disavventura” a causa di un nostro errore nelle tracce sbagliamo strada e ci infiliamo, nostro malgrado, in una pietraia in discesa da circuito dantesco. Già dall’inizio si poteva immaginare che sarebbe finita nel casino, ma come accade spessissimo, non avendo potuto fare scouting del percorso, ci siamo detti …va beh sarà brutta solo all’inizio e poi spiana. Invece no!! sempre peggio e con moto da 200 kg tornare indietro e rifarla in salita era impossibile decidiamo quindi di continuare la discesa verso il mare, sono solo pochi km la traccia GPS che da rosa era diventata rossa dalla rabbia parla chiaro, una decina di tornanti e si intravede lo sterrato a valle.


Siamo in 7, per fortuna, la compagnia della spinta diventa indispensabile quanto saggia la decisione di accompagnare a mano le moto nei tratti più a rischio e con lo strapiombo a sinistra, in poco meno di 1 ora le energie vengono meno, barrette finite , acqua finita per fortuna nella valletta scorre un fiume bello fresco e cristallino, anche perché dal freddo del mattino è uscito anche il sole e ben 23 gradi, non manca davvero nulla.

Mandiamo, o meglio vanno avanti i due più veloci o per meglio dire i meno bolliti, a fare da apripista e come la piccola vedetta lombarda riporta di volta in volta, via cellulare, almeno abbiamo campo, cosa troveremo più avanti, ancora sassi, guadi, una piccola frana in discesa, insomma per farla breve nemmeno 5 km in 3 ore. Alla fine, riconquistiamo un facile sterrato in sottobosco e poi l’asfalto. La lezione è stata chiara…. mai più tracce alla cieca quando sei in giro con moto pesanti, se avessimo avuto una specialistica sarebbe stata la giornata perfetta.

Finalmente scolliniamo ed arriviamo all’asfalto, ci salutiamo, benzina ed il gruppo si divide alcuni tornano a Milano ed in cinque proseguiamo per completare la giornata.
Stanchi morti siamo arrivati a fine tappa, doccia e gambe sotto al tavolo per la super meritata cena di pesce!!
Domenica è sempre domenica, riposati e carichi ci raggiunge in Hotel ad Arenzano il nostro Dakariano made in Genova, Alessandro Madonna, portacolori del team alla prossima Africa Eco Race, da subito un leggero fuoristrada per smaltire la prima colazione ci porta a Carcare per raggiungere il gruppo del vero tour dei monti liguri, ottima la location per il primo appuntamento , la stazione di servizio, come ottimi anche i panini per la pausa pranzo che faremo in quota.
Sbrigate le pratiche burocratiche relative al tesseramento AICS Mototurismo, alla fine siamo in 35 al via, tutte maxi-enduro alcuni esperti ed alcuni alla loro prima esperienza off-road. Siamo pronti e carichi!!! Ma nessun problema perché la tipologia di percorso guidato ed assistito dallo staff e la struttura del tour permettono divertimento per tutti in funzione delle singole capacità.

Alle 10.00, forse un pochino tardi , ma puntuali si parte da Carcare (SV) direzione Altare da dove inizia la vera traccia off road con subito una serie di guadi, ottima location per le prime foto a cura di Stefano by Fotografica Sestriere, riordino e si riparte lungo facili e larghi sterrati che ci portano nella zona detta delle Tagliate, con il passare dei km la strada si stringe ed entra nella vegetazione per poi sbucare magicamente nella location denominata Rocce Bianche.

Altro riordino, l’unica vera pecca del tour, troppe soste che spezzano il ritmo, ma ci sta alla prima esperienza in un tour organizzato tutto insegna ed i consigli dei più esperti sono sempre ben accetti da parte del tour leader. Qui inizia il tratto più impegnativo e tecnico del percorso, la strada si fa stretta, il fondo varia in continuazione a volte fangoso e a volte roccioso, sono alcuni km di duro lavoro in sella alle grosse bicilindriche con anche un fuori programma con pochi danni e senza feriti, recupero di un GS 1200 finito nella scarpata.
Tutto è bene qualche finisce bene ma vale sempre il discorso che ci vuole un minimo d’esperienza e le gomme giuste per affrontare in tranquillità questa tipologia di eventi. Alla fine lo sforzo viene abbondantemente ripagato perché la traccia all’ora di pranzo ci porta ad un pianoro in quota da dove si vede finalmente il mare e lo splendido golfo di Spotorno, ottima vista per la prima vera sosta (pranzo al sacco) causa le ancora vigenti restrizioni covid.

Dopo la pausa ultimo sguardo alla panoramica e si riparte direzione Colle del Melogno, sono ormai le 15:00 quando raggiungiamo il colle ed il gruppo si divide per il rientro a casa. Chi rimane con lo staff riprende il percorso sempre molto scorrevole e con davvero poco asfalto raggiungiamo velocemente Colle San Giacomo, doverosa sosta caffè prima di scollinare via asfalto il colle ed il suo Forte Centrale da dove si riprende la traccia fuoristrada con un percorso scorrevole seppur insidioso per le rocce e qualche bel salitone.
Ritorna l’asfalto e superiamo l’area attrezzata di Catalano fino a raggiungere il paese di Bardineto, attraversato il quale si riprende in off road direzione Garessio, un fine tappa su una terrazza panoramica al confine tra Piemonte e Liguria dove dall’alto possiamo ammirare ancora una volta il mare che fa da cornice ai saluti finali in un assolatissimo fine giornata, sono le 17:00. Saluti veloci perchè la strada verso casa per tutti i partecipanti è ancora lunga.
Una giornata davvero piena tante ore in moto, bella gente , paesaggi stupendi… insomma alla fine, possiamo sicuramente dire – Buona la prima… qualcosina da sistemare ed affinare c’è sicuramente, ma facendo tesoro dei consigli raccolti siamo certi che faremo ancora molta strada con Waypoint Adventure Club.


Alla prossima
Luca Kerosene per Fuoristrada d’Epoca Magazine
Un grazie a: Anlas Italy – Rise Mousse -TEX – Ethen – HP Corse Milano – Tos- Europe – Nolan – B100 Grafiche













Alla prossima
Luca Kerosene per Fuoristrada d’Epoca Magazine
