
Se state cercando un evento che rappresenti al meglio lo spirito adventuring, il Motoclub Riding Marche ha pensato a voi avventurieri dell’off-road con il Rally delle Marche.
C’eravamo anche noi di Fuoristrada & Motocross d’Epoca con i nostri inviati Nico Traverso che gioca in casa nella classe bicilindrici e Marcello il forestiero Milanese su una specialistica!!! ed anche con Thomas di Endurista Magazine

Nel weekend del 15-16 Ottobre è andato in scena in quel di Pesaro la seconda edizione del Rally delle Marche, evento mototuristico aperto a tutte le categorie di moto organizzato da Alessandro Tamburini con due giorni nell’entroterra pesarese, tra panorami mozzafiato, buon cibo ed una traccia alla portata di chiunque, dal neofita al più esperto.
L’evento è stato strutturato fornendo due tracce di differente difficolta: gli iscritti infatti hanno avuto la possibilità di scegliere tra una traccia soft Discovery, più per bicilindrici, ed una che richieda una maggiore preparazione tecnica denominata Adventure.
Poco cambia se si guarda al contesto e all’obbiettivo del turismo offroad, ovvero quello di far divertire nella guida e appagare la vista con luoghi magnifici e Riding Marche ha centrato perfettamente il connubio. Che tu sia uno smanettone o meno ce n’è per tutti i gusti e al termine dei 450 km previsti nei due giorni siamo stati più che soddisfatti.

E non è finita perché Tamburini ha iniziato alla grande grazie al patrocinio dell’assessorato del Comune di Pesaro e Regione Marche, i primi chilometri si sono sviluppati sulla spiaggia che da Pesaro si allunga sino a Fano, un’opportunità unica per posare i tasselli su una spiaggia pubblica e darci del gran gas!!! stile ultima tappa della Dakar.


Ma andiamo con ordine e la cronaca day by day.
Nel pomeriggio di venerdì, giunti a Pesaro ci dirigiamo presso Piazza della Libertà, nota per la famosa scultura di Pomodoro che nel weekend del Rally sarà cinta da una schiera di moto, da vecchie Honda XL a Husqvarna e KTM senza dimenticare i numerosi bicilindrici.

Sono ben 220 i partenti schierati nel paddock che ospita stand dei principali partner dell’evento tra cui anche alcuni nostri sponsor del team ed inserzionisti della testata Fuoristrada & Motocross d’Epoca, Anlas per l’assistenza pneumatici, 4K Special Parts per le torri di navigazione e molti altri tra cui l’ immancabile area ristoro con birra e specialità locali.

Dopo aver ritirato il kit di benvenuto che comprende tabelle e diversi gadget, non resta che godersi il pomeriggio libero in una giornata di sole pieno passeggiando sulla spiaggia che il giorno seguente verrà solcata da più di duecento partecipanti.
Il Day 1 ci accoglie con la classica brezza che la riviera adriatica è capace di regalare e un mare calmo da cui si innalza un timido sole pronto a scaldare la giornata, siamo pronti e, complici le parole di Tamburini che assicura due giorni di divertimento, abbiamo gli animi scalpitanti e le moto che attendono solo la bandiera a scacchi per partire.


Un breve briefing con le principali note della giornata è il preludio alla partenza che non tarda ad arrivare. Con un colpo di gas ci immettiamo sulla traccia che poche centinaia di metri dopo devia nella tanto bramata spiaggia, una distesa di cinque chilometri lineari, con una sabbia compatta che aggrappa i tasselli per un’ottima trazione. Ci si trova tuttavia davanti ad un paradosso bizzarro che
farebbe incaponire anche Zenone: andare piano per godersi ogni singolo metro vista la rarità concessa, o sprigionare la cavalleria della moto e fruire di un’esperienza breve ma intensa? Un motto recita “Il gioco è bello quando dura poco” e senza ripetercelo nuovamente ci troviamo con il gas a martello.


Felici, increduli e desiderosi di ripeterlo il giorno successivo proseguiamo nella traccia di oggi che con i suoi 240km non concede molto tempo alle smancerie e mantenendo un ritmo sostenuto maciniamo chilometri.
La scorrevolezza della traccia ci allontana poco la volta dal mare in saliscendi tra i colli pesaresi che alternano un fondo naturale a larghi sterrati compatti che ricordano la Val d’Orcia toscana, permettendo di mantenere una media sostenuta fino all’arrivo del ristoro.

La Locanda del Pellegrino nei pressi di Bellaria ci accoglie con specialità locali, da salumi a formaggi accompagnati alla tipica crescia, riempiendoci le pance per poi volgere nuovamente le ruote in direzione riviera. Caricata la traccia del ritorno sul nostro Garmin prendiamo velocemente la strada che questa volta si rivela più impegnativa e divertente, portandoci sulla sommità delle alture adiacenti a Fossombrone, con un percorso molto simile ai calanchi particolarmente diffusi nella zona appenninica.
Ma non può esser un’avventura fino in fondo se non c’è l’imprevisto: in un trasferimento su asfalto scopro di aver forato lo pneumatico posteriore e decido dunque di mettere alla prova l’assistenza fornita dall’organizzazione. Prontamente contatto il numero indicato e mezz’ora dopo ho la moto caricata sul carrello in direzione Pesaro dove al parco chiuso provvederò alla sostituzione della camera d’aria. Rimanere bloccati nel mezzo del nulla non è mai piacevole, ma saper di poter contare su un’assistenza che interviene velocemente è fondamentale.
Senza rimuginarci sopra e dopo una bella cena in compagnia di tutti i partecipanti nel ristorante adiacente al paddock, siamo pronti per il secondo giorno di traccia.
Il giorno day 2 il trip master si ferma a 200km per permettere ai partecipanti di rientrare ad un orario consono e soprattutto per godere a pieno della giornata senza dover guidare con un ritmo sostenuto.


I primi chilometri sappiamo già come saranno ed oggi decidiamo di percorrerli con più calma sapendo che sarà l’ultima volta prima dell’edizione 2023.
Lasciandoci la spiaggia alle spalle, la traccia punta verso sud costeggiando in un primo momento il fiume Metauro, protagonista delle recenti esondazioni che hanno portato distruzione nelle terre adiacenti insieme al fiume Misa. Vedere con i propri occhi la devastazione della natura, con ancora cataste di alberi sradicati e accumuli di terra smossa, lascia senza parole e passare per queste terre ci fa sentire ancora più vicini agli abitanti del luogo.
Come il giorno precedente il percorso è molto scorrevole ma ancor più panoramico e ben presto, in un contest di derapate, ci troviamo al ristoro dove facciamo amicizia con i ragazzi di Mototurismo Abruzzo ideatori dell’Abruzzo Rally Raid, un evento mototuristico alla scoperta dell’entroterra abruzzese. Dopo uno scambio di battute ci rimettiamo in sella seguendo la traccia di ritorno fino a Pesaro. L’andatura è sostenuta e la guida su queste strade risulta molto piacevole e ricordando all’ampio numero di bicilindrici del parco chiuso viene automatico pensare a quanto i rispettivi piloti si siano dilettati nelle dolci curve che accompagnano verso la fine tappa.
E per concludere !!
La capacità, infatti, di Tamburini e del motoclub è stata quella di ideare un evento alla portata soprattutto delle moto Dual e di chi fosse alle prime armi con l’offroad, pur sempre possedendo la tecnica di base. La bellezza di questi giorni trascorsi risiede anche, come spesso accade, in un paddock amichevole e conviviale.

Questo aspetto non sempre viene preso in considerazione nella giusta misura, tuttavia, rappresenta una pedina fondamentale per la buona riuscita di un evento.
La scelta di una traccia adeguata alle esigenze di chiunque e la scoperta del territorio sono stati gli obbiettivi di Riding Marche che, come promesso dal suo presidente, è stata in grado di entusiasmare i partecipanti a dovere, facendo sognare l’edizione 2023 con la sua immancabile partenza dalla spiaggia.
Ma non solo perché gli eventi di Tamburini spaziano dall’ ultima neve di primavera a Marzo con la Winter Rider all’ultimo sole sulla spiaggia a Ottobre con il rally, qui sotto trovate le date 2022 ma attendiamo il nuovo calendario 2023 per non perderci nulla.

Foto by: Fotografica Sestriere – link alle foto https://www.fotograficasestriere.com/-/galleries/rally-delle-marche-2022
Testo by : Marcello e Nicola