Prima presa di contatto, long test di circa 300 km off road, con la nuova Fantic XEF 450 Rally grazie alla sponsorizzazione di Ducati Brothers Moto Fantic Ancona



Provata dal nostro pilota e tester Nicola “Traverso” Di Piero la nuovissima Fantic XEF 450 Rally, moto che avrà a disposizione per correre nel Campionato Italiano Motorally & Raid TT grazie alla collaborazione con il concessionario Fantic “Brothers Moto”.


Questo nuovo modello prodotto dalla Fantic Motor è stato concepito sulla base della Fantic XEF 450, modello da enduro di derivazione Yamaha WR, ripreso e perfezionato in molti aspetti dalla casa italiana di Dosson di Casier.


Rispetto alle altre moto da rally di serie, con telai che prediligono tanto la stabilità alle alte velocità e poco l’agilità, la XEF 450 Rally ha un telaio perimetrale in alluminio di una moto da enduro con doti intrinseche di stabilità sul veloce e molta agilità nello stretto.


Questo rende la Rally una moto che strizza l’occhio sia ai rally africani, già testata dal leggendario Franco Picco, che alle uscite fuoristradistiche più tranquille senza tralasciare gli eventi Adventouring amatoriali.

Guardando la moto si possono notare i tre serbatoi da circa 10 litri ciascuno, per un totale di 30 lt: due serbatoi anteriori laterali e uno in posizione più arretrata posizionato tra la cassa del filtro e la sella, che rispetto a quello della moto da enduro da cui deriva, scende ancora più verso il basso, aiutando così a centrare il peso del carburante. Il pilota ha la possibilità di azionare i serbatoi laterali o quello centrale tramite un pulsante posto sulla parte destra del manubrio.


A proteggere la parte inferiore dei serbatoi laterali e il motore vi è un bellissimo e robustissimo paramotore in carbon-kevlar.


A completare il look “dakariano” vi sono la sella in alcantara e le manopole in spugna.


Uno dei “pezzi forti” di questa moto è la strumentazione in dotazione: sulla torretta ancorata ben salda al telaio, troviamo il robustissimo RallyScreen, ovvero uno specifico tablet antiurto, antipolvere, resistente all’acqua IP67, della dimensione di ben 7“, ed una luminosità tale da non temere la luce diretta del sole, dotato del sistema Android, in grado di leggere tracce GPX, fare da navigatore, funzione Roadbook con Cap e Trip.
Per il nostro test, in previsione delle gare, abbiamo scannerizzato, con una apposita applicazione, un roadbook cartaceo trasformandolo in pdf per poi caricarlo ed usarlo con la funzione Roadbook di serie.










Il RallyScreen oltre ad essere touch, viene comandato anche tramite i due controller wireless a quattro pulsanti, completamente settabili a proprio piacimento, posizionati in modo ergonomico sul manubrio.
Grazie a questa strumentazione ed alla facilità di utilizzo, Fantic ha veramente fatto centro nell’obiettivo di creare una moto sfruttabile a 360° con tante doti tra cui, discreta autonomia, protezione dal vento, leggera e divertente, ideale sia per l’appassionato di fuoristrada a cui piace partecipare agli eventi adventuring con tracce gps e/o roadbook, ma anche la moto ideale per piloti esperti che con le dovute modifiche e settaggi racing, la rendono performante anche per le competizioni rallystiche.
Accendendo il quadro con un pulsante sulla destra del manubrio, si accende automaticamente anche il RallyScreen, premendo i pulsanti in basso sulla schermo si possono cambiare le schermate in base alla funzione che si desidera: home, cruscotto, contagiri, mappa GPS, strumentazione roadbook, impostazioni, elenco applicazioni scaricate, facile ed intuitivo.


Questo cruscotto interattivo è alimentato con un cavo direttamente dalla batteria ma può funzionare, per molte ore, anche con la sua batteria interna, può essere quindi staccato dalla moto e connesso ad una rete wifi trasformandosi in un tablet a tutti gli effetti avendo anche la possibilità di alloggiare al suo interno una sim dati per essere sempre online.

Il relativo supporto installato sulla torretta dispone di serratura con chiave in modo da poterlo lasciare sulla moto durante le soste.
Ma come va la moto? Nicola dopo accurato e tranquillo rodaggio, l’ha messa alla frusta sia nello splendido fettucciato enduristico di Colfiorito che in un lungo e misto percorso rallystico di 160 km con roadbook, per un totale di circa 300 km off road, in un paio di uscite siamo ormai prossimi al secondo tagliando in previsione della 1°gara del Campionato Italiano Motorally che si terrà a Riotorto (LI) il 1/2 Aprile.


Il motore è molto potente, ma soprattutto molto modulabile con un’erogazione veramente morbida che non mette mai in difficoltà, né sulla mulattiera in cui si può dosare la potenza, anche grazie alla morbida frizione a cavo, né tantomeno in fettucciato tra canali e paletti.



Ad appagare il pilota vi è anche un sound pieno e corposo, mai fastidioso, regalato dal silenziatore Arrow di serie.


Al comparto freni sono presenti impianti Nissin, sia al posteriore che all’anteriore, dove in particolare si nota un grande disco da 300 mm per garantire sicurezza nel fermare la moto anche alle alte velocità che si possono raggiungere.


Come accennato prima, anche sulla Rally come per gli altri modelli della gamma enduro Fantic, le sospensioni utilizzate sono le Kayaba, sia per le forcelle nella misura di 48 mm, che per il mono, entrambi svolgono un lavoro più che buono, dando molta trazione alla moto, si arrampica bene senza problemi su gradini di roccia e pietraie, mantenendo una stabilità eccezionale come anche nel fettucciato alle alte velocità in quinta marcia sugli sterratoni.


Durante la guida in piedi non si fa quasi caso ai serbatoi laterali, veramente ben studiati ed integrati con la moto, mentre da seduti ovviamente si avvertono maggiormente ma senza influire negativamente in tutte le condizioni di guida sia in speciale che nei trasferimenti dove si avverte anche una piacevole riparazione al vento.


Lo sterzo ha un raggio limitato rispetto a quello della moto di enduro da cui deriva, sia per fare in modo che le forcelle e il manubrio non vadano ad urtare contro la torretta e il serbatoio quando raggiungono il fondo corsa, sia per una sicurezza alle alte velocità, tutto questo però non influisce nella guida veloce in fettucciato, il problema si avverte solo nelle inversioni di marcia.
Nel complesso la moto è veramente efficace e divertente, poiché si guida quasi come una moto da enduro ma permette di spaziare a molteplici tipi di percorsi ed eventi con una dotazione di serie completa in tutto.
E’ ancora presto per dire come andrà in gara e per questo ci leggerete più avanti dopo le prime due sessioni di gara.
PRO – motore brillante, sospensioni e freni al top e strumentazione super funzionale per uso adventouring
CONTRO – sella leggermente dura e qualche dubbio sulla fodera in alcantara in caso di pioggia o dopo lavaggio della moto – parafango anteriore ottimo alle alte velocità ma troppo corto e con poca protezione per il fango
LE NOSTRE MODIFICHE – per abitudine, paura del nuovo e nostro stile di guida per la navigazione opteremo ancora per il classico road book cartaceo non avendo avuto modo di poter testare in gara il road book digitale – cambio gomme con le Anlas Capra Extreme –
Testo Luca Cappellini e Nicola Di Piero – Foto – Jarno D’Orsogna – Tiziano Internò
Grazie per:
Abbigliamento
Completo Thor MX Pulse Tactic Red
Casco: Ufo Plast Diamond
Occhiali: Scott Primal Enduro
Guanti: Thor Spectrum
Stivali: Sidi Crossfire SRS 2
Pista Pista Colfiorito (MC)